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lunedì 13 giugno 2011

Ottava puntata - melt-through

Ciao a tutti,
mentre il voto qui da noi è ancora in corso, sono emersi nuovi elementi che riguardano la situazione dei reattori di Fukushima e quindi vi aggiorno. Secondo la NISA (Nuclear and Industrial Safety Agency) ovvero l'agenzia giapponese per la sicurezza nucleare e industriale, tutti e 3 i reattori che al momento dello tsunami erano attivi hanno subito un danneggiamento significativo del nocciolo e una parte del core del reattore è fuoriuscito dal contenitore in acciaio per scendere nella parte bassa dell'edificio di contenimento di cemento.
Quest'ultimo, ricordo, non è un contenitore stagno ma serve per sostenere il nocciolo del reattore, contribuisce a schermare le radiazioni ed è l'ultima barriera che, in caso di incidente grave, protegge l'ambiente esterno dalla completa contaminazione.

E' interessante dare uno sguardo a questa tabella che mostra le stime della TEPCO confrontate con le stime della NISA sui tempi in cui i principali eventi sono avvenuti.


Come potete vedere in tutti e tre i casi si suppone che il "vessel" ovvero il nocciolo si sia fessurato, nel caso del reattore 1 appena 4 ore dopo la scossa di terremoto e quindi circa 3 ore dopo l'arrivo dello tsunami che ha bloccato i generatori di emergenza. Le ipotesi iniziali in cui si supponeva che gli eventi disastrosi fossero iniziati dopo che anche un sistema di batterie di backup si fosse esaurito (sistema che pare abbia un'autonomia di 8 ore) evidentemente si sono rilevate false.

Questa rimane la prima conferma ufficiale che a fukushima, nei reattori 1, 2 e 3 non ci sia stato solo un "meltdown" del core ma addirittura un "melt-through", fatto che aumenta sostanzialmente la pericolosità dell'evento.

In sostanza il report della NISA descrive una situazione ben peggiore di quanto riportato fin'ora dalla società privata che gestisce l'impianto, la TEPCO. Vengono criticati i sistemi di gestione e comando dell'azienda affermando che nel momento di massima emergenza non fosse chiaro quali fossero le strutture e le persone responsabili della protezione della popolazione e dei lavoratori.

Ulteriori notizie dalla TEPCO riguardano lo stato degli edifici che contengono le turbine, adiacenti ai reattori nella centrale. In tutti e 3 gli edifici continuano ad essere presenti large quantity of radioactive wastewater ovvero grandi quantità di acqua di scarico contaminata. Quest'acqua sta venendo trattata dal 19 Aprile per depurarla prima di scaricarla nell'oceano o reimmetterla nei reattori che, ovviamente, ancora necessitano di essere raffreddati. Purtroppo però, mentre i depositi in cui quest'acqua viene stoccata prima del riprocessamento si stanno riempiendo del tutto, nell'edificio turbine del reattore 3, l'acqua contaminata sta aumentando invece di diminuire. A quanto pare le informazioni sono state passate alla NISA la quale dovrà tirar fuori qualcosa dal cappello per cercare di non far stallare la situazione.

L'articolo in questione lo potete trovare direttamente sul sito della TEPCO: http://www.tepco.co.jp/en/press/corp-com/release/11060810-e.htm
 
Per oggi è tutto, a presto

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