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mercoledì 13 luglio 2011

Siamo ancora qui

Dopo un imperdonabile ritardo, rieccoci qui con qualche piccola pillola per voi.
Innanzitutto Fukushima.
I lavori per la stabilizzazione degli edifici sono ancora in corso. Ultimamente sono stati installati sotto la vasca di raccolta del combustibile esausto del quarto reattore, ben 32 pali d'acciaio che dovrebbero contribuire a sostenere il peso della vasca nella malaugurata ipotesi di un nuovo terremoto. Le esplosioni hanno danneggiato la struttura dell'edificio e questo intervento dovrebbe garantire un ripristino almeno parziale della solidità della struttura.
Nei basamenti degli edifici sono presenti qualcosa come 110 mila tonnellate d'acqua contaminata. Il riempimento delle vasche che la contengono prima di inviarla ai sistemi di bonifica, sta rallentando notevolmente il ritmo di trattamento del liquido radiattivo. Inoltre con l'avvicinarsi della stagione delle piogge, l'accumulo di acqua desta ancora più preoccupazione.
Ad ogni modo un circuito di raffreddamento dei reattori 1, 2 e 3 è stato installato. Purtroppo il circuito è però abbastanza improvvisato e sta dando problemi di perdite nelle tubature. Comunque questo è un passo molto importante nella stabilizzazione dei reattori a lungo termine essendo l'unico modo duraturo per mantenere le temperature sotto controllo.
Le condizioni dell'edificio del reattore 3 sono ancora piuttosto critiche. Il primo luglio i tecnici TEPCO hanno inviato un robot per effettuare alcune misurazioni ed operazioni in quanto la quantità di radiazioni presenti è troppo elevata per l'ingresso di persone.

Nel resto del mondo non è solo Fukushima a destare preoccupazione. Sempre in Giappone il 7 Luglio è scoppiato un incendio nella centrale di Tokai nel sistema di smaltimento delle scorie di combustibile. Al momento però non ho altri dettagli sull'incidente.

Le alluvioni subite da alcuni stati degli USA hanno costretto a prendere provvedimenti in alcune centrali tra cui Fort Calhoun in Nebraska. Il fiume da cui la centrale attinge acqua e che le passa accanto è esondato. L'incidente è classificato come livello 4 nella scala INES quindi è considerato un incidente grave anche se senza "gravi conseguenze" sull'ambiente esterno. Di certo ha giocato un ruolo fondamentale nella limitazione dei danni il fatto che la centrale fosse spenta da Aprile per operazioni di ricarica di combustibile nucleare.


Infine vi segnalo il reportage di un'inchiesta di Repubblica sul nucleare italiano. Non ho ancora avuto il tempo di leggermi tutti gli articoli, nelle prossime puntate cercherò di dare un parere oggettivo in proposito.
Se però avete già letto qualcosa ed avete commenti da fare non esitate, proverò a darvi un'opinione.
Nuclear Express

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